Crescere

Crescere

Morte con orologio
Si passa l’adolescenza con la fretta di chi vuol crescere per diventare “grande”…poi – per assurdo – una volta adulti il meccanismo si inverte e non si vuole più crescere…per non dire addirittura che si vorrebbe tornare indietro!
Cosa muove questo comportamento?
In una parola: RESPONSABILITA’.
 
Le “libere scelte” che tanto sognavamo da piccoli, diventano improvvisamente un peso insostenibile che ci fa indulgere nei dubbi e nell’immobilità per un tempo più o meno lungo.
Un tempo dettato dall’Anima, che ci chiama per seguire la sua strada, nonostante non vogliamo mai ascoltarla.
Si potrebbe stanare un’altra motivazione ancora più profonda in tutto questo, ma è così strana e così classica che sembra quasi banale dirla…
Ebbene sì, è la Nera Signora: la Morte.
 
Crescere è invecchiare. Invecchiare è avvicinarsi sempre più al “Grande Momento”.
E questo è tanto logico quanto spaventoso, per noi che ci identifichiamo così tanto con questo corpo fisico…tanto da scordarci chi siamo veramente.
Come evitare questo processo automatico?
 
Crescere è difficile, richiede responsabilità, doveri e consapevolezza. Ma proprio quest’ultima è la chiave per vivere più sereni e felici.
Tutte le tradizioni sciamaniche e religiose spiegano l’importanza del vivere “qui e ora”, il prezioso Momento Presente.
Il percorso per arrivare alla vera consapevolezza, rappresentata simbolicamente dal centro della Croce, è un lungo e faticoso viaggio, ma che dà anche tante soddisfazioni. Essa si sviluppa attraverso la meditazione ed il costante lavoro su di sè, che ha come scopo l’eliminazione dei propri ego.
Solo liberandosi dalle sovrastrutture egoiche della mente si può giungere alla vera essenza della Vita, e quindi a quella consapevolezza dell’immortalità dell’Anima tramandata da tutte le Tradizione e Religioni.

Memoria olfattiva

Memoria olfattiva
– (re)impariamo a sentire –

Pomodori
Un tempo vedere era credere, poichè il cervello comprendeva attraverso l’elaborazione da parte di tutti i sensi.
Oggi non riusciamo ad elaborare l’enorme quantità di stimoli con cui siamo bombardati (spesso soltanto visivi e uditivi, ma per via indiretta), e così il cervello finisce per “credere e basta“, basandosi su ciò che ha a disposizione.
Così crediamo a ciò che ci viene detto e fatto vedere, senza averne una reale esperienza diretta: usiamo i sensi di altre persone, fidandoci.

Lo stress visivo è molto sottovalutato, ma la qualità delle informazioni che si ricevono è di vitale importanza.
E non intendo vitale in quanto altrimenti se ne muore, ma lo intendo come fondamentale per una buona vita.
La globalizzazione e internet hanno portato innumerevoli vantaggi, ma anche la tecnologia – come ogni cosa del resto – porta con sè il suo lato ombra: la lontananza e la mancanza di sensazioni reali.

Assuefarsi alla tecnologia porta all’allontanamento dalla vita reale, ossia ad un isolamento camuffato da “social-ità” virtuale. E isolarsi arresta il progresso dettato dalla necessità, oltre che dividere e rendere più controllabile la gente.
Da qui il passo è breve verso la fine delle relazioni e della civiltà stessa. Del resto il mito di Atlantide insegna.

Come sempre la via di mezzo è quella giusta: gustare sia il piacere di poter comunicare con una persona dall’altra faccia della terra in modo immediato e simultaneo (pensate quando si potevano solo scrivere le lettere!), ma anche saper staccare dal mondo ed immergersi in sè stessi, nel silenzio della meditazione o anche nella bellezza della natura e, perchè no, delle buone relazioni.

Cos’è la memoria olfattiva

In tutto ciò vorrei porre attenzione particolare sull’olfatto.
Vi stupirete di come certi odori riportino alla vostra memoria gli episodi più antichi della vostra gioventù, in modo più potente che non ricordandoli o tramite una fotografia!
Per me sono i pomodori che sanno di terra.
Gli odori sono in grado di riportare alla memoria episodi che ci hanno coinvolti in prima persona, riattivando le emozioni vissute in un determinato momento della nostra vita. Questo accade in quanto l’olfatto rappresenta il senso che maggiormente incide sul nostro inconscio, con la vicinanza anatomica del sistema olfattivo alle strutture deputate alle emozioni e alla memoria, ossia l’amigdala e l’ippocampo.
Gli odori verrebbero infatti archiviati assieme alle sensazioni vissute in una particolare situazione.
Questa curiosa funzione è anche chiamata “sindrome di Proust“, dallo scrittore Marcel Proust che per primo descrisse questa esperienza.

La religione del futuro

La religione del futuro

Occhio onniveggente
Che tu ci creda o no non ha importanza: il cambiamento avverà, e sarà positivo, sebbene attraverso prove che potranno sembrare l’opposto.
Del resto tutto sta nel modo in cui vuoi guardare le cose, e il resto è questione di lungimiranza.
Certamente dovremo andare incontro ad adattamenti…come quando si sceglie di crescere con una persona, del resto.
 
Nei miei corsi sui cristalli ho sempre cercato di far percepire le pietre come esseri viventi allo stesso modo in cui consideriamo tali piante ed animali.
Bisogna imparare a vedere anche la Terra in tale modo: un essere vivente col quale convivere, talvolta in armonia…e talvolta facendo un passo indietro e cambiando qualcosa di noi per andare d’accordo.
 
In tempi antichi essa aveva uno spirito: era Gaia (o Gea). Una divinità.
Quando si perdono i culti si perde la fede.
Quando si perde la fede subentra l’egoismo.
Quando prevale l’egoismo si perde la Speranza, poichè tutto è atto alla sopravvivenza del singolo, a discapito del prossimo.
 
Ogni religione che si possa dire tale ha avuto il compito di unire (re-ligare) gli uomini sulla faccia della Terra per mantenere le tradizioni che assicurano la sopravvivenza pacifica sul pianeta, nel rispetto del prossimo e delle energie invisibili.
Ma quando la ragione ha preso il sopravvento…gli Dèi hanno visto il loro crepuscolo. E quando la scienza degli ultimi secoli ha prevalso, anche Dio è stato offuscato quasi definitivamente.
Perchè non basta pregare, se poi non si “camminano le proprie parole”. E questo vale per i fedeli di ogni religione.
 
Serve dunque una nuova Spiritualià, che è quella che vedo nascere e propagarsi come un contro-virus: è la Spiritualità dell’uguaglianza, senza razza, credo o ceto sociale.
E’ la Nuova Religione inscritta nella bandiera della Libertà.
E allora sì l’antico Occhio Onniveggente potrà essere restaurato: un occhio benevolo, portatore di Conoscenza, Lungimiranza e Verità.
 
La Conoscenza è Tradizione: il nostro passato.
La Lungimiranza è Saggezza: il nostro futuro.
La Verità è Dio: l’unico presente.
 
In questa nuova Spiritualità tu sei il creatore del tuo mondo, a patto che tu agisca nell’unica Legge che è imposta: L’AMORE.
Poichè nell’Amore c’è tutto ciò che serve: rispetto, fratellanza, ispirazione.
Non serve davvero altro per essere felici. Tutti.
 
“Non avrai altro Dio all’infuori di me” recita il primo comandamento: se si rispettasse questo comandamento comprendendone il suo reale significato, non servirebbero nemmeno tutti gli altri, perchè se “Uno è Tutto, allora tutto è Uno, e quindi il mio prossimo sono io”.
Finchè ci si accanirà sulle parole, sulle definizioni, sugli errori del passato, nulla cambierà mai: il passato serve per imparare dagli errori commessi, per non reiterarli e non commetterne di nuovi.
 
Osserva…Accetta…Perdona.
 
Questo è il semplice iter che devi seguire per vivere più felice.
Non è facile, ma c’è tante gente che può aiutarti in questo percorso, e nuovi gruppi ed iniziative nascono ogni giorno!

Matematica esoterica

Matematica esoterica

Popolazione mondiale
Esotericamente il numero 9 segna la fine di un ciclo, con un grande insegnamento ed una svolta decisiva.
In ogni caso porta una FINE, nel bene o nel male.
Guardando la curva demografica in basso e le statistiche di Worlometer potete notare l’aumento esponenziale della popolazione mondiale dal 1950 al 2000, con calcoli statistici sui prossimi 50-100 anni.
 
Ciò che balza all’occhio è che il “limite” di 9 miliardi è prossimo, e le conseguenze dell’avvicinarsi anche solo agli 8 miliardi le stiamo già vedendo coi nostri occhi: inquinamento, malattie, guerre, modifiche climatiche, catastrofi.
Ma soprattutto sfruttamento intensivo delle risorse naturali.
Perchè è questo il reale problema: si può anche risolvere il problema dell’inquinamento ma non si potrà mai produrre cibo (1° chakra = sopravvivenza) per sostenere più di una certa quantità di popolazione senza distruggere l’ecosistema.
Anche questa è matematica.
 
Come ben saprete (se siete del settore olistico o affini) la malattia è un segnale che qualcosa non và. Bisogna quindi capire cosa non va e “rettificare”, come ci dice il famoso motto alchemico VITRIOL.
L’Anima Mundi ci sta parlando chiaro: forse non arriveremo nemmeno al 2050, cerchiamo di imparare al volo l’importante lezione che questa epidemia di Covid ci sta portando.
Curva demografica

Antichi sciamani

Sciamani in Lombardia

Sciamani in Italia
Circa 10.000 anni fa i nostri avi scolpirono in quel della Val Camonica immagini immortali, prove della nostra preistorica esistenza ed intelligenza.
Lo scopo di un’immagine, di un simbolo, di un segno…è insita nello stesso atto: Lasciare un segno.
Un segno del proprio passaggio sulla Terra…una Memoria. Anche questa è Evoluzione.
 
Nella foto qui sotto – chiamata “L’astronauta” – possiamo riconoscere chiaramente due cose:
– L’UOMO
– QUALCOSA SOPRA DI LUI
 
Poi se volessimo guardare meglio vedremmo che l’uomo regge quello che potrebbe easere un tamburo nella sinistra ed il batacchio nella destra.
Ecco come il suono è sempre stato evocatore del Grande Spirito, e quale ritmo è più vicino alla Vita (o a Dio) se non quello del tamburo?
 
Ma perchè proprio il tamburo?
Vi siete mai chiesti che suono fa il vostro cuore?
Nell’induismo al Chakra del Cuore è associato il nome Anahata, che significa “non colpito“, poichè esso suona il suono della Vita, e senza che nessuno lo percuota.
A me piace vederci un tributo al primo Sciamano, colui che “inventò” il Tamburo, e che diventò poi “sciamanico”.
 
Ma cos’è quella figura sopra la testa dello sciamano?
Un UFO? Una farfalla? Una stella? Una Rosa?
 
E’ la Rosa Camuna, o almeno così gli storici l’hanno chiamata.
Essa è in realtà uno dei quattro simboli più antichi della storia:
 
IL 4 – LA CROCE – LA RUOTA – IL MONDO – LA CREAZIONE MANIFESTA
 
Potremmo stare ore a commentare il denso simbolismo della Rosa Camuna, che in questa “semplice” raffigurazione in realtà dice anche molto altro (osservate tutti gli elementi che la compongono).
Ma mi pare più bello e poetico lasciare che la mente vaghi sui mille possibili significati di quest’immagine, senza ridurla a mera scienza intellettuale e filosofica…perchè sono certo che questo avrebbe voluto il suo artista.
Sciamani in italia e sciamanesimo italiano, cultura celtica e druidica protoeuropea.

Regalo o pensiero?

Differenza tra regalo e pensiero

Pensieri ingranaggi
Sembra banale ma s’è persa questa attenzione in questi ultimi tempi di consumismo.
Qual’è la differenza?
 
Un regalo è una cosa qualsiasi, spesso banale, spesso legata solo al valore economico…qualcosa che ti do x farti vedere che ti ho preso qualcosa, che ci ho speso tanto magari, ma che magari già domani finisce in un cassetto o riciclata ad altri.
Non succede? Siate onesti, succede, e anche spesso!
 
Un pensiero invece è un’altra cosa…vuol dire che quando ti prendo una cosa, la prendo pensando a te, a chi sei, a cosa ti piace, a cosa rappresenti per me…e così il pensiero si slaccia completamente dall’aspetto economico (salvezza!), e basta un’idea semplice ma profonda per essere la migliore tra tutta la marea di regali.
Io li ho sempre fatti così, altrimenti non li faccio, e aspetto l’idea buona, che magari ti porto uno o due mesi dopo il tuo compleanno o dopo Natale…perchè un pensiero è un pensiero, e io posso pensarti in qualsiasi momento e anzi…sarà ancora più una sorpresa!
 
Quindi ora, se state pensando a cosa regalare ad amici e parenti, fate invece girare le rotelle della fantasia per concentrarvi su quella persona per scovare l’idea migliore che la rappresenti, perchè la cosa più sbagliata è fare un regalo partendo da quelli che sono i propri gusti personali.
E se siete in dubbio…chiedete! Non abbiate vergogna! Poi il “che cosa” lo sceglierete voi, ma chiedete cosa piace a quella persona! Perchè il vero REGALO parte dalla persona interessata, non da sè stessi o da un’etichetta col prezzo!
 
Un’altra riflessione può essere fatta sul significato diverso che in inglese si attribuisce alla medesima cosa: GIFT o PRESENT?
Il “presente” rispecchia anche un altro aspetto del “pensiero”: il fatto che nel momento presente è già insito il più grande regalo: LA VITA.

Il senso di essere umano

Il senso di Essere umano
– Tra I.A. e Pareidolia –

Pareidolia
Questo è un argomento di cui nei prossimi decenni si parlerà sempre più:
 
Cosa vuol dire ESSERE UMANO?
 
Ma la domanda del futuro sarà più che altro:
 
Qualcosa che non è umano, può essere definito tale?
 
Ora ci possiamo anche ridere sopra, ma è un dato di fatto che le “menti scientifiche” non credo nell’anima nè in tutte le altre “cavolate spirituali”.
Da questo pensiero il passo è breve: definire l’umano (ma sarebbe più opportuno dire umanoide a questo punto) come una semplice macchina pensante è come identificarlo ad un computer molto intelligente, ma replicabile.
Ed è questa illusoria replicabilità il nocciolo del problema.
 
Quando si rimuove l’anima, la parte spirituale dell’Essere Umano, rimane solo un involucro fatto di organi e chimica.
Aggiungiamoci la componente di aspetto umano, e il gioco è fatto: la pareidolia in azione.
 
L’uomo, fin dagli inizi, ha sempre ricercato sè stesso nelle stelle, nella natura, nel divino…per questo gli dèi sono pianeti e i pianeti sono dèi, per questo il sole e la luna vegono rappresentati con un volto…per questo vediamo esseri umani in tutto: è lo spirito che si riflette, e vede sè stesso.
Ho creduto per molto tempo alla possibilità che l’elaborazione di una “forma mentis” complessa, pressochè identica a quella umana, potesse ospitare la vita, o meglio, un’anima (teoria del Transumanesimo).
Ma mi sono ricreduto.
 
L’Uomo non è solo la sua mente, come l’uomo non è solo il suo corpo.
Corpo e mente sono solo strumenti per l’Uomo evoluto.
La mente comune è l’analisi, la scienza, la religione, il dogma. Fanno parte dell’aspetto YANG, come il cuore, il sentire, l’amore sono quello YIN.
E anche le religioni, sebbene parlino di qualcosa che sembra “altro”, in realtà non sono che mentalizzazioni per “dimostrare” o meglio tentare di spiegare, di rendere intelliggibile cosa è questo “Dio”.
 
Una macchina non può capirlo, ma un Uomo può comprenderlo.

Il significato della Fede

Che cos’è la Fede

Arcano Tarocchi La Forza
“Credere”, fondamentalmente, è soltanto un grande gesto di umiltà con sè stessi.
Ammettere che ci sia qualcosa di più grande di noi spaventa l’ego, che vuole avere sempre il controllo su tutto.
Ma la fede non è altro che SPERANZA, e che c’è di male nello sperare? Talvolta è davvero l’unica salvezza…
Ci sono cose che non potranno mai essere provate, non potranno mai essere calcolate nè catalogate dalla scienza, poichè la scienza non è altro che la matematica della mente umana, continuamente a caccia di certezze e risposte…quindi illusioni.
L’ignoto spaventa, e la paura di aver paura spaventa più della paura stessa.
Un atto di fede è di fatto un atto di Forza

Valar Morghulis

Valar Morghulis

Valar Morghulis
Dai romanzi fantasy scritti dal genio George R. R. Martin, emerge ad un certo punto questa frase in “Alto Valyriano”, che significa:
“TUTTI GLI UOMINI DEVONO MORIRE”
Sebbene sembri un motto da killer degli assassini di Essos, essa cela un profonda comprensione della vita, avvalorata a maggior ragione dalla risposta che usualmente si dà: “Valar Dohaeris”, la cui traduzione esatta ed univoca è ancora incerta, ma sembra significhi “TUTTI GLI UOMINI DEVONO SERVIRE”.
Ebbene è così: tutti dobbiamo morire, la morte è l’unica certezza che si ha fin dalla nascita.
E quindi, per onorarla, tutti dobbiamo VIVERE.
Significato Valar Morghulis nel telefilm Il Trono di Spade o Game of Thrones.

La vita dei pazzi

LA VITA DEI PAZZI

Fiore di Loto
Il problema di molta gente che vive di ripicche, gelosie e malumori quotidiani, è che non riesce a vedere la propria vita da un punto di vista più “alto”: si pensa che il vicino abbia l’erba più verde della nostra e che, non contento, voglia anche rubare la frutta dal nostro albero.
Nessuno pensa che potrebbe realmente morire domani con uno sgarbo fatto, con una giornata di rabbia alle spalle, con un “ti voglio bene” non detto…
 
Se solo si avesse la capacità di guardare dall’alto la propria breve vita, ed in un contesto molto più ampio di quello che erroneamente appare, tutto questo ego, questa “crisi”, svanirebbero in un istante, per lasciare posto ad una vita più tranquilla, più equilibrata e più rispettosa del prossimo, che sia uomo, animale o albero.
 
Continuo a sentire gente che dice “Non ho tempo!“, mentre si aggiunge da sola altre “cose da fare“. Io stesso a volte lo dico, e questo mi rattrista.
Il Tempo è la moneta più preziosa, non il denaro: vorresti avere un milione di euro ora, subito, e morire domani?
 
Ma queste sono parole vane, che leggeranno poche persone e sulle quali rifletteranno seriamente meno ancora.
Quanto vale la vita di un essere umano?
Quanto vale la TUA vita?
Ti basterebbe un assaggio di Infinito per avere la risposta più profonda, la risposta più vera.
 
Viviamo in un mondo di pazzi, che vivono la vita dei pazzi. Quelli veri.