Beltane

BELTANE
Calendimaggio – 1 Maggio

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Dio cornuto e Dea madre

Beltane è il Sabbat con il quale i celti celebravano la fertilità della terra: esso festeggia la nuova vita ed è caratterizzato dal fuoco, dalla passione e dalla rinascita.

Il periodo di Beltane è il momento in cui l’energia maschile del Dio è al suo massimo grado di potenza. Altri simboli dell’energia fecondante sono le corna (vedi il dio cornuto Cernunnos), i bastoni, le ghiande e i semi.

Il simbolo di Maggio più conosciuto – e forse anche il più antico – è l’Albero di Maggio o Palo di Maggio. Esso consiste in un grande palo alla cui sommità sono legati dei nastri, simbolo dell’albero cosmico (Yggdrasil) che regge l’Universo unendo Cielo e Terra.
E’ anche il momento di massima fecondità del grembo della Dea Madre: è la Terra, calda ed accogliente, che attende i frutti dei semi piantati ad Imbolc.

Beltane segna l’inizio dell’estate ed è un tempo per festeggiare, celebrare e gioire. E’ un momento per guardare avanti al futuro e per prepararsi ai mesi caldi che verranno. E’ anche tempo per amare e per unirsi nel sacro matrimonio che onora la fertilità della terra.

Curiosità

LE PIETRE DI BELTANE: Smeraldo, Malachite, Turchese, Corniola
DIVINITA’ COLLEGATE A BELTANE: Epona, Freya, Venere, Bastet
IL BRACCIALE DI BELTANE

Origini di Beltane

Palo di Maggio

Molto tempo fa, i villaggi eleggevano una bella e giovane coppia per rappresentare il re e la regina di Maggio, che nei paesi anglosassoni venivano chiamati “John Thomas e Lady Jane”.
Alla festa di Beltane si danzava intorno al palo piantato al centro dello spiazzo dove si teneva la festa, simbolo di vitalità. La simbologia che richiama il palo conficcato nella terra è chiara.

Beltane era il tempo del latte e del miele, il periodo nel quale ci si dedicava al piacere.
Dopo il risveglio primaverile i corpi sono pieni di energia, e questo è il tempo migliore per far sbocciare e fiorire il desiderio e la soddisfazione, proprio come fa la natura con i fiori.

Beltane” significa “Fuoco lucente” e questa definizione si riferisce ai falò che venivano accesi dai Druidi in onore del Dio celtico Bel, il dio della Luce. Come dio del fuoco e della guarigione, aveva le qualità di un dio solare ma non era considerato tale, non essendo i celti specificatamente devoti del Sole.

Nella vecchia Europa interi villaggi celebravano Beltane. Qualsiasi bambino fosse stato concepito durante questa occasione veniva considerato figlio degli déi. Venivano eletti una regina ed un re di Maggio per condurre i festeggiamenti, i quali rappresentavano il Dio e la Dea in terra.
Tradizionalmente, la regina di Maggio cavalcava un cavallo bianco, mentre il re uno nero. Il re di Maggio era anche chiamato “Signore del palo di Maggio”, mentre la regina “Vergine madre”. Venivano incoronati con fiori e dopo la giornata di festeggiamenti sarebbe seguita una notte di amore.

Significato di Beltane

Cernunnos e la dea madreNella tradizione celtica, i due grandi festival dell’anno solare sono Samhain e Beltane, rispettivamente la celebrazione della morte e della rinascita. Il Grande Rito simboleggia il matrimonio sacro e l’unione sessuale del Dio e della Dea.
I raccolti sono benedetti per l’anno che verrà e danzare attorno al fallico Palo di Maggio è una tradizione che ancora esiste in molti luoghi europei. Questa festività rappresenta la sacra unione del Dio e della Dea.

La fertilità del raccolto è un tema importante per questo Sabbat. Le scope venivano cavalcate dalle donne attraverso i campi come se fossero cavalli in un simbolico rito di fertilità. Il Palo di Maggio era la parte centrale della celebrazione e veniva adagiata in alto una ghirlanda. Il palo rappresentava le forze maschili e la ghirlanda quelle femminili.

Il palo che veniva usato era il pino che era stato decorato a Yule a cui venivano rimossi i rami. I nastri che venivano attaccati nella parte superiore erano rossi e bianchi: il rosso del Dio e il bianco della Dea.
I partecipanti avrebbero iniziato a danzarci attorno: gli uomini tenendo un nastro rosso e le donne quello bianco. Durante la danza i nastri venivano intrecciati per formare un simbolico incrocio attorno al palo che ovviamente rappresentava l’unione della Dea e del Dio.

Il falò era anche una parte del rituale e il fuoco di Beltane era composto dalle nove erbe sacre ai Celti.
I campi e le case erano benedetti con le ceneri e quando il falò si spegneva, il bestiame veniva fatto camminare attraverso esse per essere benedetto e guarito.
Un’altra tradizione era quella di saltare sul fuoco tre volte per avere fortuna. Le coppie avrebbero sancito la loro promessa d’amore saltando sul fuoco assieme.

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Il Calendimaggio di Assisi

La Festa del Calendimaggio di Assisi dura tre giorni. Per alcuni decenni la data è stata sempre la stessa: dal 29 aprile al primo maggio, così come la tradizione del Calendimaggio medievale imponeva.

Le origini del Calendimaggio si perdono nel tempo e si riallacciano a consuetudini pagane che celebravano il ritorno della Primavera e quindi il rinnovarsi del ciclo della vita.
Lo spirito di questa festa era un inno all’amore e alla ritrovata gioia di vivere dopo le giornate aspre e fredde dell’inverno. Si ballava, si beveva il vino dell’annata precedente dopo il dovuto periodo di riposo, si cantava.

Le antiche cronache ci informano che Assisi, agli inizi del ‘300, raggiunse il massimo splendore.
Questo fu più o meno anche il periodo della divisione della città in “Parte de Sopra” e “Parte de Sotto”, facenti capo rispettivamente alle famiglie rivali dei Fiumi e dei Nepis. Prendono così forma gli odi e le ambizioni delle famiglie, dei partiti politici dei guelfi e dei ghibellini.
Durante questi periodi di lotte civili però, si mantiene sempre viva la consuetudine di celebrare la festa di Primavera, che  prende il nome di Calendimaggio. Rivivono i canti e le musiche, le serenate sotto i balconi delle ragazze sostituiscono il fragore delle armi nella città, si elegge il Re della festa.

Questa usanza si protrae per secoli, e la partecipazione popolare è sempre viva.
Nel 1954 la festa assume, con l’entusiasmo di tutta la cittadinanza, la suggestiva forma che fino ad oggi conserva. Fra le due “Parti” della città ritorna la sfida, questa volta non cruenta.
Le due fazioni danno vita ad una contesa che rievoca i tempi del Calendimaggio. La partecipazione popolare è così intensa che per tre giorni la città rivive in ogni sua dimensione quell’atmosfera che l’aveva caratterizzata nei secoli.

Beltane Assisi

Il Festival del Fuoco

Per chi avesse la fortuna di capitare nei pressi di Edimburgo in questo periodo, consiglio vivamente di partecipare al Beltane Fire Festival che si tiene ogni anno tra giochi di fuoco in un paesaggio mozzafiato.

Beltane Fire Festival

Beltane Fire Festival a Edimburgo

Omero – Ode alla Madre Terra

«Mi accingo a cantare alla Terra, Madre universale dalle solide fondamenta,
vecchia venerabile, che nutre quanto si trova sulla superficie di essa.
Da te procede la feconditá e la fertilità, o Sovrana!
e da te proviene dare e togliere la vita agli uomini mortali.
Beato colui al quale tu, benevola, rendi onori;
questi ha tutto in abbondanza…dea augusta, generosa divinità!
Salve, Madre degli déi, sposa del Cielo stellato!
Concedimi una vita felice come premio al mio canto!
D’ora in poi mi ricorderò di te nei rimanenti canti.»

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