Kronos e Kairos

Kronos e Kairos
– i custodi del Tempo –

Kronos e Kairos

Per comprendere cos’è il Kairos dobbiamo rifarci, come spesso accade, alla mitologia greca.
A differenza del Kronos (Crono o Saturno), ossia il tempo che canonicamente “vediamo” passare tramite le lancette dell’orologio e i cicli della Natura, il Kairos è invece il Tempo.

Cosa cambia? Non solo la maiuscola iniziale!
Il tempo è qualcosa di costante ed immutabile, misurabile, insito nella natura stessa della Creazione: un tempo che detta i cicli e i cambiamenti. E’ la Vita, la Morte, la Trasformazione, il Destino.
Il Tempo è invece il Tempo interiore (o momento opportuno), quello che non si può misurare, quello che varia grandemente in base alla percezione che abbiamo del Momento che stiamo vivendo. In qualche modo si rifà a questo concetto anche il motto “Carpe diem“, cogli l’attimo, poichè spesso quel Momento è legato ad una scelta importante.

Kairos altorilievoPrima o poi arriva sempre quel momento nella vita in cui bisogna fare una scelta, e bisogna farla proprio in quel momento in cui si è chiamati a scegliere, perchè se si perde quell’attimo, esso non tornerà mai più. E lo senti, lo senti dentro.
Ecco, questo è un buon esempio per comprendere un aspetto del Tempo interiore.

Nella foto raffigurazione qui sotto troviamo Kronos (a sinistra) con la classica clessidra che indica lo scorrere inesorabile del tempo. Saturno è spesso rappresentato anche con un falcetto, arma con la quale ha evirato e detronizzato suo padre Urano, ripresa poi nella raffigurazione della Morte, di cui è ovviamente portatore in quanto signore della distruzione e del karma.
A destra troviamo invece il dio alato Kairos, con la bilancia sbilanciata dal dito del dio, ad indicare che il Momento giusto è sempre e solo personale.
Esso è, in sintesi, una libera scelta personale.

Negli anni ho vissuto diverse esperienze ed ho capito che il Tempo è effettivamente uno degli aspetti più importanti su cui focalizzarsi per guarire. Perchè se sappiamo bene che “il tempo cura tutte le ferite”, vivere il giusto Tempo ogni giorno è invece la chiave per vivere davvero la vita nel migliore dei modi.

Gerusalemme Celeste

Gerusalemme Celeste

Gerusalemme celeste

Il concetto della Gerusalemme Celeste è presente nell’Ebraismo sin dai tempi dei primi Patriarchi del popolo d’Israele.
La descrizione del sogno di Giacobbe ne è l’esempio più significativo. Dopo il sogno in cui Dio gli parlò e lo benedisse, Giacobbe chiamò “Porta del Cielo” quel luogo della Rivelazione: si trattava di Sion.
Sion è legata alla Gerusalemme Celeste e rappresenta l’aspetto corrispettivo della Gerusalemme in Terra.

E’ però nell’Apocalisse di Giovanni che troviamo la descrizione più dettagliata della Gerusalemme Celeste:

“L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. 
Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. 
[…]
Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo.
Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedonio, il quarto di smeraldo, 
il quinto di sardonice, il sesto di corniola, il settimo di crisolito, l’ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisoprasio, l’undecimo di giacinto, il dodicesimo di ametista.
E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta è formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente.”   (Apocalisse 21:11)

Come possiamo vedere, pietre preziose e cristalli fanno parte dei più antichi simboli di sfere elevate della Coscienza umana ed ultraterrena. La presenza di tutte queste pietre è ovviamente simbolica di virtù e qualità specifiche, che solo una lettura esoterica del testo biblico può chiarire.

Lotta tra Bene e Male

La Lotta tra Bene e Male

Lotta tra Bene e Male
Esiste una dicotomia nel mondo spirituale che riguarda il concetto e la realtà dell’Universo: sono come due facce della stessa medaglia, e bisogna fare attenzione a non fossilizzarsi solo su una. Lotta tra bene e male.
 
Esiste infatti una forma di Spiritualità che insegna a trascendere la dualità, scivolando in un’esistenza aldilà del giudizio e della distinzione tra “bene e male”, in cui tutto è Uno ed ogni evento avviene in sinergia con tutti gli altri.
Personalmente non ho mai conosciuto nessuno che avesse raggiunto questo livello, che reputo abbastanza “elitario”, nel senso che bisogna perseguire con costanza e tenacia un certo stile di vita e di alimentazione per potersi anche solo avvicinare a quello status, decisamente difficile da immaginare in Occidente.
 
Trovo invece significativo questo metodo come un lento apprendimento quotidiano che comporta lo studio e una pratica piuttosto immediata, attraverso svariati tentativi falliti e riusciti nelle azioni e nelle relazioni di tutti i giorni. Ci vorrà forsa una vita (o più di una!) per evolvere a tal punto, ma ben poco si ottiene con uno schiocco di dita del resto!
La lotta tra il bene e il male nella storia delle religioni.
Esistono però anche miti, leggende e racconti antichissimi sull’origine e sulla fine del mondo, nei quali non si accenna mai a qualcosa di diverso da uno sconto tra le Forze di Luce e le Forze di Tenebra.
Questo scontro è anche quello a cui siamo più abituati poichè tangibile, evidente, personale.
Le Forze del Male sono sempre e da sempre immanenti, un po’ come la morte stessa: qualcosa che minaccia costantemente la nostra vita pacifica, in modi più o meno sensibili.
 
Perchè l’uomo di tutti i tempi ha sempre percepito questo scontro necessario, eppure al contempo questa unità delle due polarità?
Semplicemente perchè così è la Creazione: Una, Duale e Trina, come Dio stesso.
 
Una poichè nulla esiste all’infuori di Dio.
Duale poichè per sua natura si esprime nella polarità necessaria all’auto-conoscenza.
Trina perchè l’espressione a noi percepibile non può che essere mediata da un terzo elemento, un’emanazione dell’Uno, che è l’Uno stesso.
 
E quindi sì, lo scontro in realtà esiste e non esiste al contempo: esiste poichè è tangibile, reale ai nostri sensi ed alla nostra coscienza; non esiste poichè concettualmente è in realtà la prima forma intelligibile di Dio per la nostra mente duale e dunque limitata.
 
Quindi mettetevi il cuore in pace, evitate futili diatribe: avete ragione entrambe, state solo guardando il Tutto da due punti di vista per forza di cose differenti.
 
FOTO IN ALTO: Nella foto ho comparato due dipinti in cui compaiono curiosamente il dio del fulmine Thor e l’Arcangelo Michele in una posa ed un’ambientazione pressochè identica. Questo, come sempre, sta ad indicare la comune origine di tutti i miti, leggende e religioni del mondo.

Crescere

Crescere

Morte con orologio
Si passa l’adolescenza con la fretta di chi vuol crescere per diventare “grande”…poi – per assurdo – una volta adulti il meccanismo si inverte e non si vuole più crescere…per non dire addirittura che si vorrebbe tornare indietro!
Cosa muove questo comportamento?
In una parola: RESPONSABILITA’.
 
Le “libere scelte” che tanto sognavamo da piccoli, diventano improvvisamente un peso insostenibile che ci fa indulgere nei dubbi e nell’immobilità per un tempo più o meno lungo.
Un tempo dettato dall’Anima, che ci chiama per seguire la sua strada, nonostante non vogliamo mai ascoltarla.
Si potrebbe stanare un’altra motivazione ancora più profonda in tutto questo, ma è così strana e così classica che sembra quasi banale dirla…
Ebbene sì, è la Nera Signora: la Morte.
 
Crescere è invecchiare. Invecchiare è avvicinarsi sempre più al “Grande Momento”.
E questo è tanto logico quanto spaventoso, per noi che ci identifichiamo così tanto con questo corpo fisico…tanto da scordarci chi siamo veramente.
Come evitare questo processo automatico?
 
Crescere è difficile, richiede responsabilità, doveri e consapevolezza. Ma proprio quest’ultima è la chiave per vivere più sereni e felici.
Tutte le tradizioni sciamaniche e religiose spiegano l’importanza del vivere “qui e ora”, il prezioso Momento Presente.
Il percorso per arrivare alla vera consapevolezza, rappresentata simbolicamente dal centro della Croce, è un lungo e faticoso viaggio, ma che dà anche tante soddisfazioni. Essa si sviluppa attraverso la meditazione ed il costante lavoro su di sè, che ha come scopo l’eliminazione dei propri ego.
Solo liberandosi dalle sovrastrutture egoiche della mente si può giungere alla vera essenza della Vita, e quindi a quella consapevolezza dell’immortalità dell’Anima tramandata da tutte le Tradizione e Religioni.

Matematica esoterica

Matematica esoterica

Popolazione mondiale
Esotericamente il numero 9 segna la fine di un ciclo, con un grande insegnamento ed una svolta decisiva.
In ogni caso porta una FINE, nel bene o nel male.
Guardando la curva demografica in basso e le statistiche di Worlometer potete notare l’aumento esponenziale della popolazione mondiale dal 1950 al 2000, con calcoli statistici sui prossimi 50-100 anni.
 
Ciò che balza all’occhio è che il “limite” di 9 miliardi è prossimo, e le conseguenze dell’avvicinarsi anche solo agli 8 miliardi le stiamo già vedendo coi nostri occhi: inquinamento, malattie, guerre, modifiche climatiche, catastrofi.
Ma soprattutto sfruttamento intensivo delle risorse naturali.
Perchè è questo il reale problema: si può anche risolvere il problema dell’inquinamento ma non si potrà mai produrre cibo (1° chakra = sopravvivenza) per sostenere più di una certa quantità di popolazione senza distruggere l’ecosistema.
Anche questa è matematica.
 
Come ben saprete (se siete del settore olistico o affini) la malattia è un segnale che qualcosa non và. Bisogna quindi capire cosa non va e “rettificare”, come ci dice il famoso motto alchemico VITRIOL.
L’Anima Mundi ci sta parlando chiaro: forse non arriveremo nemmeno al 2050, cerchiamo di imparare al volo l’importante lezione che questa epidemia di Covid ci sta portando.
Curva demografica

La scienza ermetica

LA SCIENZA ERMETICA

(Estratto del libro dell’esoterista G. Kremmertz “La Porta Ermetica” – 1910)
Porta Ermetica Roma

Il metodo scientifico della scienza ermetica

Non esiste scienza che non debba stare ad un controllo di esperienza.
Possiamo dire: noi sappia­mo quando la nostra esperienza personale ci rassicura. Né è il caso di credere anche a chi lo avesse provato sull’individualità propria, perché voi non siete lui.
Bisogna leggere profondamente un sol libro: il proprio.
Queste affermazioni non dovete accettarle dalla mano di nessuno, né metterle come base di scienza.

Lo scopo umanitario

Una scuola d’integrazione non è possibile senza un fine di realizzazione e il fine, un fine di nobile carità civile, è il far convergere le forze occulte, che si integrano in noi, allo scopo di alleviare le sof­ferenze umane. Alleviare i dolori umani non significa risuscitare i morti e tanto meno far prolungare la vita di un corpo orga­nizzato oltre i limiti consentiti dalla forza vitale di ogni sin­golo organismo. L’uomo che si avvia alla pratica della scienza deve credere al possibile, non all’illogico: diversamente, diven­ta non un superuomo ma un soggetto da manicomio.
 
La medicina non è un’industria, è una scienza che prescin­de dalle botteghe, e i medici sono o devono sentirsi sacerdoti in­nanzi al dolore che travaglia un corpo infermo. A questo sacerdo­te, fatto e preparato nelle scuole esperimentali, manca in mille mo­menti, mille volte in un giorno, l’anima di sentirsi in possesso di uno spirito vivificante e creatore, eminentemente ermetico, che pos­sa ridare la salute a un organismo che si sfacela. La scienza uma­na è imperfetta. Dove arriva la clinica, l’esame chimico e mi­croscopico, non arriva il potere terapico: tante le scuole, tante le imperfezioni. Similia similibus e contraria contrariis sono due vie che portano alla vittoria quando la Natura est optima medicatrix.

Il potenziale umano

L’uomo ha delle forze in sé che sono terapiche per eccel­lenza.
Sono emesse da noi, nello stato sano, delle invisibili, imponderabili correnti di vita animale che possono in molti casi donare all’organismo dolorante quel tanto di complemento di attività molecolare da determinare una convalescenza. Proviamolo. Mettiamoci al servizio dell’umanità. La scienza dei laboratorii se ne impadronirà dopo. È avvenuto così del magnetismo mesmeriano, diventato oggi ipnotismo in terapia. È un mezzo empiri­co passato alle università e adoperato a fine di bene. Tutti gli altri rimedii, dalla camomilla al chinino e al mercurio, ci son venuti dall’empirismo. Cosi di queste correnti ermetiche; di que­ste forze esteriorizzate che il corpo nostro irradia sotto certe impressioni o in certi stati speciali.
 
E’ magnetismo lo stesso? Oppure una corrente molecolare di vir­tù terapica? E’ una esteriorizzazione atomica di certe elaborazio­ni periferiche o centrali dell’apparecchio vitale umano? Oppure una emissione amorfa di forza psichica, capace di assumere tutte le forme possibili dei medicamenti elaborati?
Non lo so. Non debbo e non dobbiamo saperlo ora.

La scienza ermetica

La pace sia con noi. Non rubiamo clienti a nessuno. Dove il medico cura, le nostre forze, se tali le nostre elaborazioni psichiche possono chiamarsi, coadiuveranno alla riuscita. Aiutere­mo il medico e costui l’ammalato, o coadiuveremo le medicine prescritte, affinché diventino intelligenti al punto di obbedire al­l’idea e alla buona volontà del terapeuta.
 
C’è tanta gente che prima non credeva alle forze psichiche o nervose esteriorizzate e oggi vi crede. Forse di qui a pochi anni si crederà anche a questo che ora è un paradosso.
I grandi uomini verranno dopo di noi: le idee utili fanno cammino malgrado ogni ostacolo e ogni indifferenza.
Questa idea nostra, pregna di molto amore, spo­glia di ogni boria, che non lede il diritto di nessuno, che porta un contributo sperimentale alla sapienza umana, farà cammino. Dove noi saremo inefficaci e impotenti, verranno le menti più chiare a far meglio.
 
Denudato da tutte le follie e le goffaggini dell’empirismo magico, l’ermetismo, co­me via di pervenire all’ideale della angelizzazione umana, deve tentare di affermarsi nel campo sperimentale e con un fine di bene indiscusso.
La medicina integrale o ermetica compie il prodigio della resurrezione alla ragione illuminata.

Il senso ermetico dell’Uno

IL DIO UNICO

Dio unico

La legge del mondo è una, sempre eguale e costante: un principio attivo ne feconda uno passivo che nutre e accresce la forma embrionale del primo, poi la distacca e la fa vivere di vita propria.
1 (attivo) + 2 (passivo) = 3, cioè attivo più passivo dà vita ad una forma che è la somma dei due.
L’uomo, la donna, il figlio. Il Sole, la Luna, la Creazione.

I comandamenti di DioIn lingua volgare un numero è una quantità concreta, e la cifra è la sua rappresentazione grafica.
Nell’esposizione ermetica di queste leggi, invece, il numero è la virtù nella quantità rappresentata dalla cifra: non è che l’indicazione della qualità della quantità.
In questo senso, l’UNO è la virtù del primo principio e della prima sintesi.

Se si studia questa filosofìa integrale fino a trarne le conseguenze ultime, avremo chiarito un principio di controversia continuo – se esista o non esista un Dio – e che cosa dobbiamo intendere fuori ogni religione con questa parola che le teologie hanno snaturata del suo significato vero: l’unità in sintesi.

Uno è il principio dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande, due cose a cui la concezione umana non arriva. E’ il complesso di tutte le sintesi complessive in sé: è il valore numerico di tutto ciò che esiste. L’Universo è l’unità della sintesi del visibile ed invisibile creato.

Il concetto del Dio unico deriva dall’essenza del numero Uno. In sintesi Dio è vero, perché l’unità universale è vera. Concepire l’unità dell’esistente è concepire il Dio. Concepire l’immutabilità della legge universale è penetrare il mistero di Dio.

Uno è l’uomo, la sintesi unitaria. Uno è l’umanità, la prima sintesi complessa.
L’unica legge che governa l’uomo, l’umanità e l’universo è l’Intelligenza. Uno è la Mente.

Dio creatore

La ricerca di Dio unico

L’uomo cammina verso l’ultima sintesi umana. Tutte le scienze d’investigazione mirano alla conoscenza della legge unica, quindi del Dio che è sintesi ultima. Alcune scienze analizzano la prima sintesi – l’Uomo – altre la seconda sintesi: la legge della Natura che obbedisce all’unica legge universale.
La scienza che studia l’uomo, involontariamente cerca la monade nella prima sintesi.
L’astronomia, il cui fondamento è la matematica, scien­za assoluta delle quantità, è il primo tentacolo che l’uomo ten­de per comprendere la sintesi più grande.

L’unità Uomo è una nella mente umana come l’unità Dio è una nella mente universale.
La scienza positiva, finché non troverà un metodo investigativo esatto matematicamente della mentalità umana, non potrà assurgere alla conoscenza della men­te universale o unità mentale della grande sintesi. La cellula sta all’atomo, e questo sta alla monade iniziale di vita come alla sintesi uomo e come questa alla sintesi universale o Dio.
Così la mente umana sta all’Intelligenza o Mente univer­sale, come il pensiero della prima monade sta alla mente dell’uomo: Tutto.

La povertà del linguaggio umano non si presta ad espri­mere le idee che non sono comuni a tutti gli uomini. Da qui nasce la necessità della formula, e la più completa e facile è il numero.

– Estratto dal libro “La Porta Ermetica” di G. Kremmertz (1910) –

Origine del Dio unico nelle religioni. Il numero UNO nella numerologia della scienza ermetica. Dio Padre e origine della Creazione.