I finti maestri

I finti maestri

Nei tempi che corrono abbiamo la “fortuna” di poter incappare in guru e maestri(ni) ovunque, soprattutto sui social.
Lao Tzu ci insegna che è buona norma mettere alla prova il proprio Maestro: se è tale, avrà sempre una risposta saggia e non si scomporrà.

In ogni caso non c’è maestro migliore di quello che ti conduce non a credere in lui, ma in te stesso.
Tutto il resto è fumo negli occhi.
Diffidate da chi vi vuole vendere una dottrina, o si crede il detentore della “verità”: finireste per perdere del tempo, e magari anche procurarvi qualche guaio.

Ma si può realmente perdere il tempo?
Ovviamente no: nella vita si può sempre imparare, soprattutto dalle fregature. Esse fanno parte di quel meccanismo per il quale nell’universo “il simile attira il simile” (o Legge d’attrazione, se vogliamo usare un termine moderno), pertanto…incontri chi ti meriti!

Portate a casa più che potete da ogni situazione e da ogni individuo, anche dai più assurdi, anche dai più meschini…almeno per NON diventare come loro!
Col tempo affinerai il tuo sentire ed imparerai a riconoscere chi vale non tanto dalle sue parole, quanto dalle sue azioni.

Come dissero tutti i più grandi Maestri (quelli veri):

UOMO, CAMMINA LE TUE PAROLE!

La fine dei Tempi?

La fine dei Tempi?Fine dei tempi

Oggi è un altro di quei giorni in cui voglio essere sincero con chi mi legge.
Negli ultimi tempi avrete ben notato che la mia presenza, sia fisica che “digitale”, è diminuita parecchio. E naturalmente c’è un motivo.
Se apriamo gli occhi, possiamo chiaramente vedere che sono due anni ormai che il mondo del lavoro è cambiato radicalmente: tutti si sono fiondati on-line propinando (più che proponendo) corsi, mistici risvegli, cose comprate dalla Cina e rivendute al triplo e chi più ne ha più ne metta.
Il tutto naturalmente ben sponsorizzato, per la gioia dell’unico vero beneficiario di tutto questo immobile movimento: Meta.

Se devo esser sincero, pubblicare le mie creazioni ed altri post a tema mi fa sentire strano…fuoriluogo.
Far parte di questo sistema in cui l’apparenza e il “vendere” sono la priorità mi dà ormai la nausea, e sto meditando da tempo di cancellarmi sia da facebook che da instagram per essere più coerente con me stesso, per sentirmi a posto con la Coscienza, che continua a gridare nel profondo della mia Anima.

“Cosa ne sarà di GEA?” vi chiederete dunque.
Gea è una parte di me, segue la mia crescita interiore. Non morirà mai, ma certamente si trasformerà, anche se non so ancora come e in che cosa.
Di certo non mi va più di fare auto-propaganda: chi mi conosce sa come lavoro e quali sono i miei valori.
Arriverà chi deve arrivare, come è sempre stato.
Ma torniamo a noi.

Si è ormai insediata una forma di ignoranza cieca globale che campa fondamentalmente su meccanismi egoici di controllo e domino a discapito di…tutti.
E alla fine è successo: è arrivata pure l’essenima guerra, che riguarderà anche i nervi ed il portafogli della gente comune, già gravemente danneggiati dalla “pandemia”.
Come cantava Celentano, “L’uomo nasce libero, ma come uno schiavo vive nella sua malvagità“. (L’ora è giunta)
Che ne sarà di noi?

Tra rincari quotidiani e concorrenza spietata su tutti i fronti, “materie prime” alle stelle e stipendi sempre uguali, quanto possiamo tirare ancora avanti senza fare nulla?
Non voglio fare il tragico nè amareggiarvi, ma si tratta davvero di aprire gli occhi sulla realtà dei fatti, senza più voltare lo sguardo sul bel ristorante sushi appena inaugurato.

Stiamo vendendo l’Italia.
Stiamo vendendo l’Anima.
Cosa possiamo fare?
Di fatto sembra niente, e forse è davvero così: del resto la storia insegna che le ere degli umani sono cicliche e terminano ogni volta con l’auto-distruzione. E ci siamo vicini.

Ma qualcosa si può sempre fare: DIRE DI NO.
Spegnere la TV;
Smettere di aderire a de-cretini senza logica alcuna;
Smettere di dare soldi a questo sistema marcio;
Smettere di dare soldi a chi sostiene questo sistema marcio;
Smettere di farci la guerra tra di noi ed essere più umani;
Smettere di nascondersi dietro ad una maschera;
Smettere di dividere e dividersi.

Insomma, smetterla col gioco dell’egoismo, che tanto è chiaro dove ci sta portando, prima a piccoli passi ed ora a lunghi balzi: verso il baratro!
Non ho mai voluto fare propaganda nè schierarmi decisamente perchè ho sempre ritenuto giusto che ognuno debba svegliare la propria coscienza da sè, e che i proseliti sono inutili. Ma i tempi ormai stanno accelerando sempre più e…stringono.

E’ urgente fermarsi, guardarsi dentro e chiedersi:
– La mia vita attuale è come sognavo da ragazzo/a?
– Sto rispettando i miei valori e princìpi?
– Sto facendo un lavoro che mi dà gioia?
– Quanti amici ho perso negli ultimi 2 anni?
– Quante persone mi hanno allontanato e perchè negli ultimi mesi?
– Dedico abbastanza tempo a me stesso/a?
– C’è qualcosa che posso fare per cambiare le cose che non mi stanno bene?
– Quanto tempo passo davanti a social e media, e quanto invece ne potrei dedicare al contatto umano, allo sviluppo della mia consapevolezza ed alla mia cultura personale?

E’ vero, al giorno d’oggi viviamo a Babilonia, in cui è difficile trovare informazioni affidabili, ma ricordate l’antico motto dei Druidi:

“Insegna più un albero che cento libri”

Smettila di voltare lo sguardo.
Svegliati. ORA!