Gea lascia facebook

Gea lascia facebook

Mentre il mondo va avanti (🤔), Gea va “indietro”, alla ricerca della Libertà perduta.
“Come indietro???” vi chiederete.
Un tempo un saggio disse: “Ogni grande viaggio inizia sempre col primo passo“.
Ebbene, il mio primo passo sarà eliminare la pagina di GEA da questo social, come vi avevo anticipato.
Lo so, molti diranno “ma perchè, è solo uno strumento, dipende da come lo usi!” e mille altre balle simili, atte unicamente a giustificare il proprio utilizzo, o meglio, la propria dipendenza da tale strumento.

Perchè sappiamo benissimo che è un mezzo di controllo, sul quale non si ha il controllo.
Perchè sappiamo benissimo che la privacy è violata, con nostro consenso.
Perchè sappiamo benissimo che fa parte ormai di Meta, un’enorme catena economica basata sulla vendita di dati e preferenze, che promuove la digitalizzazione della vita, la distanza sociale con l’illusione di una “social-ità” virtuale, il controllo e la gestione delle masse.
Tutte cose dalle quali voglio prendere le distanze.

Si tratta dunque soltanto di una questione: coerenza interiore. Perchè quella esteriore potete anche non averla, tanto di sti tempi non si accorge nessuno…ma quella interiore è una voce che chiama in continuazione dal profondo, e non è più tempo di ignorarla.

Dunque dicevamo, tornare indietro…

Non sempre fare un passo indietro vuol dire regredire: spesso è anzi l’unico modo per poter andare avanti. Ed è proprio questo il mio caso: sento un urgente bisogno di ritorno alle origini, alle antiche Tradizioni, al contatto con la natura e con l’essere umano, alla realtà che mai in altri tempi è stata così reale.

Dimenticatevi “Maya“, la grande illusione, e tutte le altre balle che vi hanno raccontato per migliaia di anni le religioni di tutto il mondo, religioni nate dalla paura di morire, dalla paura del Nulla. Religioni nate dal desiderio di riunire, mentre l’effetto che hanno avuto è sempre stato quello di dividere, portando odio, morte, violenza, controllo, paura e mortificazione.

C’è una sola religione che può cambiare le sorti di questa umanità, e guarda un po’, non è una religione!
Essa è una Spiritualità, un modo profondo di Essere e di sentire la Vita: la riconnessione col proprio Archetipo interiore, fonte della propria personale Verità.

La Verità non può essere imposta, descritta a parole o scritta sui libri.
La Verità è Libertà essa stessa, e come tale non necessita nè di essere accettata, nè tantomeno di essere promossa come unica verità.
Perchè la Ricerca della Verità è un Viaggio, forse l’unico Viaggio che realmente conta in questa vita di carne ed ossa, di mente e spirito.
Un Viaggio la cui meta è la Pace.
Sì, quella Pace che ognuno di noi tanto anela, e che viene invece soppressa, condizionata, manipolata, deturpata con illusioni e terrore, odio e rabbia, da tutto un sistema diabolico creato appositamente per tenerci incatenati alla paura.

Ora fermati un momento e respira.

Se anche tu riconosci di desiderare nel profondo una vita migliore, se anche tu aneli alla vera Felicità, allora forse è giunto il momento di fare qualcosa di più concreto per liberarti dal giogo del Sistema.

LIBERATI!

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La ricerca della libertà dai social e dal controllo.

Atlantide

Atlantide non è un mito

Atlantide

Si è sempre parlato di Atlantide come una città all’avanguardia, con una conoscenza altissima unita ad una tecnologia che definiremmo futuristica.
Eppure appartiene al mito, quindi al passato.
Eppure è “sprofondata”, vittima dei suoi stessi abusi di potere.
Una città divinizzata e maledetta allo stesso tempo.
 
Come spesso accade, miti e leggende raccontano fatti realmente avvenuti, oppure aneddoti atti a tramandare degli insegnamenti.
In questo specifico caso l’insegnamento è molto semplice: la rincorsa al potere e al controllo attraverso la tecnologia porta all’auto-distruzione.
E questa purtroppo è la strada che abbiamo intrapreso da ormai 50 anni.
 
Per millenni i popoli naturali sono sopravvissuti – e ancora sopravvivono – in armonia con la Terra, ognuno seguendo il proprio destino.
Si tratta di popolazioni indigene, ma non solo: dal centro America al sud America, dall’Africa all’Australia, dalla Siberia al lontano Oriente, ancora oggi troviamo esempi di popoli semplici, che vivono di ciò che la vita gli offre, giorno per giorno.
 
E’ così difficile immaginarci vivere in un modo diverso?
Noi occidentiali siamo certamente i più innovatori, gli inventori, le menti più brillanti…ma purtroppo soltanto nel campo della scienza.
La tecnologia e la medicina sta prendendo sempre più velocemente possesso della nostra mente, della nostra attenzione…del nostro TEMPO.
Perchè “il tempo è denaro”, così ci hanno insegnato.
Ma ci siamo mai fermati a pensare se è realmente così?
Certo che sì, se si fa parte di un sofisticato meccanismo che crea in continuazione necessità e dipendenze.
Ma sono reali?
Non possiamo davvero fare a meno dell’ultimo modello di cellulare? Ovviamente no, se quello vecchio viene disabilitato dopo qualche anno.
Non possiamo davvero fare a meno di una bella macchina nuova super accessoriata? Ovviamente no, se il concetto di viaggio diventa il comfort totale invece del trasporto in sè.
Non possiamo davvero guarire in qualche modo naturale che pretenda qualche giorno in più invece della pillola che ci rende operativi il giorno dopo? Certamente no, in un mondo frenetico dove tutto è “urgente” e dove ci siamo imposti mille “impegni”.
 
Noi creiamo il nostro stesso male per poi impegnarci convulsamente a trovare un rimedio. Ci teniamo occupati così: è il nostro passatempo.
 
Tornando ad Atlantide, un altro aspetto caratteristico di tutti i miti del mondo è la ciclicità.
Nei miti celtici e norreni specialmente ci viene tramandato che l’esistenza è ciclica e che gli avvenimenti si ripetono attraverso distruzione e ricostruzione.
Atlantide pertanto è uno di quei miti che ritorna ciclicamente assieme alle “civiltà avanzate“: un giorno qualcuno la rifonderà, e la caduta si perpetrerà assieme al mito stesso…fino a diventare di nuovo “soltanto un mito”.
 
Fortunatamente resterà sempre qualcuno a raccontare storie antiche…storie che saranno di monito per le genti che verranno.
Perchè alla fine resta sempre la speranza che un giorno qualcuno le ascolti con un orecchio più attento, sviluppando una tecnologia ed un modo di vivere integrati alla Natura, e non a suo discapito. Il ritorno all’Età dell’Oro insomma, al Paradiso Terrestre perduto: l’Eden.
Cosa possiamo fare nel frattempo?
Semplice, quello che si è sempre fatto per migliorare sè stessi, e così facendo migliorare l’ambiente che ci circonda: la meditazione e l’uso della saggezza millenaria di pietre e cristalli, come tutte le antiche Tradizioni insegnano, secialmente quella druidica.

Velocità

Il problema della velocità

Velocità
Il cancro della “nuova era” è la velocità.
Di fatto interessa molteplici settori:
 
– Tecnologia…rincorsa ai “G” 📞
– Comunicazione…messaggistica istanteanea 📲
– Lavoro…urgenze, ottimizzazione, risparmio 🤖
– Tempo libero (ossia non-occupato)…esiste ancora? 🌳
– Trasporti…più distanza in meno tempo 🚀
– Alimentazione…i “fast-food”, cibo veloce e tutti gli annessi 🍔
 
Probabilmente ci sono molti altri aspetti colpiti, e comunque ci sono danni collaterali in ognuno di essi.
 
Ma con tutta questa velocità dove vogliamo/dobbiamo arrivare?
Davvero non possiamo aspettare la risposta di una persona per un giorno o due? Quando ero piccolo – e quindi si parla di soli 20 anni fa – si scrivevano ancora le lettere a mano, e le risposte bisognava aspettarle per un mese, tra una cosa e l’altra.
Ci cambia davvero la vita arrivare 5 minuti prima a casa? O un’ora prima in stazione? Certamente sì, se si ha una vita frenetica, ma la frenesia è frutto della velocità e dell’accumulo di “cose da fare”, di cui siamo voraci.
Ci costa davvero così tanta fatica non fare niente per un’ora, ed ascoltare il vento tra gli alberi?
 
Stiamo cedendo il nostro TEMPO in cambio di DENARO, all’unico scopo della VELOCITA’.
 
Guarire più in fretta, viaggiare più in fretta, fare più cose e più in fretta, per dimenticarci che la vita scorre. Ma il punto è che scorre comunque, anche se non le prestiamo attenzione, e quando lo faremo…sarà probabilmente troppo tardi.

La religione del futuro

La religione del futuro

Occhio onniveggente
Che tu ci creda o no non ha importanza: il cambiamento avverà, e sarà positivo, sebbene attraverso prove che potranno sembrare l’opposto.
Del resto tutto sta nel modo in cui vuoi guardare le cose, e il resto è questione di lungimiranza.
Certamente dovremo andare incontro ad adattamenti…come quando si sceglie di crescere con una persona, del resto.
 
Nei miei corsi sui cristalli ho sempre cercato di far percepire le pietre come esseri viventi allo stesso modo in cui consideriamo tali piante ed animali.
Bisogna imparare a vedere anche la Terra in tale modo: un essere vivente col quale convivere, talvolta in armonia…e talvolta facendo un passo indietro e cambiando qualcosa di noi per andare d’accordo.
 
In tempi antichi essa aveva uno spirito: era Gaia (o Gea). Una divinità.
Quando si perdono i culti si perde la fede.
Quando si perde la fede subentra l’egoismo.
Quando prevale l’egoismo si perde la Speranza, poichè tutto è atto alla sopravvivenza del singolo, a discapito del prossimo.
 
Ogni religione che si possa dire tale ha avuto il compito di unire (re-ligare) gli uomini sulla faccia della Terra per mantenere le tradizioni che assicurano la sopravvivenza pacifica sul pianeta, nel rispetto del prossimo e delle energie invisibili.
Ma quando la ragione ha preso il sopravvento…gli Dèi hanno visto il loro crepuscolo. E quando la scienza degli ultimi secoli ha prevalso, anche Dio è stato offuscato quasi definitivamente.
Perchè non basta pregare, se poi non si “camminano le proprie parole”. E questo vale per i fedeli di ogni religione.
 
Serve dunque una nuova Spiritualià, che è quella che vedo nascere e propagarsi come un contro-virus: è la Spiritualità dell’uguaglianza, senza razza, credo o ceto sociale.
E’ la Nuova Religione inscritta nella bandiera della Libertà.
E allora sì l’antico Occhio Onniveggente potrà essere restaurato: un occhio benevolo, portatore di Conoscenza, Lungimiranza e Verità.
 
La Conoscenza è Tradizione: il nostro passato.
La Lungimiranza è Saggezza: il nostro futuro.
La Verità è Dio: l’unico presente.
 
In questa nuova Spiritualità tu sei il creatore del tuo mondo, a patto che tu agisca nell’unica Legge che è imposta: L’AMORE.
Poichè nell’Amore c’è tutto ciò che serve: rispetto, fratellanza, ispirazione.
Non serve davvero altro per essere felici. Tutti.
 
“Non avrai altro Dio all’infuori di me” recita il primo comandamento: se si rispettasse questo comandamento comprendendone il suo reale significato, non servirebbero nemmeno tutti gli altri, perchè se “Uno è Tutto, allora tutto è Uno, e quindi il mio prossimo sono io”.
Finchè ci si accanirà sulle parole, sulle definizioni, sugli errori del passato, nulla cambierà mai: il passato serve per imparare dagli errori commessi, per non reiterarli e non commetterne di nuovi.
 
Osserva…Accetta…Perdona.
 
Questo è il semplice iter che devi seguire per vivere più felice.
Non è facile, ma c’è tante gente che può aiutarti in questo percorso, e nuovi gruppi ed iniziative nascono ogni giorno!