Il problema della velocità

Il cancro della “nuova era” è la velocità.
Di fatto interessa molteplici settori:
– Tecnologia…rincorsa ai “G” 

– Comunicazione…messaggistica istanteanea 

– Lavoro…urgenze, ottimizzazione, risparmio 

– Tempo libero (ossia non-occupato)…esiste ancora? 

– Trasporti…più distanza in meno tempo 

– Alimentazione…i “fast-food”, cibo veloce e tutti gli annessi 

Probabilmente ci sono molti altri aspetti colpiti, e comunque ci sono danni collaterali in ognuno di essi.
Ma con tutta questa velocità dove vogliamo/dobbiamo arrivare?
Davvero non possiamo aspettare la risposta di una persona per un giorno o due? Quando ero piccolo – e quindi si parla di soli 20 anni fa – si scrivevano ancora le lettere a mano, e le risposte bisognava aspettarle per un mese, tra una cosa e l’altra.
Ci cambia davvero la vita arrivare 5 minuti prima a casa? O un’ora prima in stazione? Certamente sì, se si ha una vita frenetica, ma la frenesia è frutto della velocità e dell’accumulo di “cose da fare”, di cui siamo voraci.
Ci costa davvero così tanta fatica non fare niente per un’ora, ed ascoltare il vento tra gli alberi?
Stiamo cedendo il nostro TEMPO in cambio di DENARO, all’unico scopo della VELOCITA’.
Guarire più in fretta, viaggiare più in fretta, fare più cose e più in fretta, per dimenticarci che la vita scorre. Ma il punto è che scorre comunque, anche se non le prestiamo attenzione, e quando lo faremo…sarà probabilmente troppo tardi.